Cisl Pensionati Nazionale,Cittadinanzattiva,Comitato Macula , Fand e Goal insieme per la tutela delle persone affette da patologie oculari invalidanti Il 14 ottobre 2021 in occasione della Giornata Mondiale della Vista Cisl Pensionati Nazionale, Cittadinanzattiva, Comitato Macula, Fand e Goal si incontreranno a Roma per valutare l’operatività di realizzare insieme iniziative volte a diffondere la prevenzione primaria e secondaria.
“Assume notevole rilevanza la necessità di fornire alla popolazione una corretta informazione sulle patologie oculari che inducono disabilità e nel contempo è fondamentale” dice il dott. Danilo Mazzacane, segr. Gen. Gruppo Oculisti Ambulatoriali Liberi (www.oculistigoal.org)” avviare campagne di screening che permettano ai cittadini di riconoscere le manifestazioni iniziali delle affezioni oftalmologiche, in maniera da poter facilitare una pronta diagnosi e terapia da parte dei medici oculisti”. In particolare ci si è resi conto che le maculopatie interessano una parte rilevante della popolazione comprendente anche gli individui affetti da diabete mellito. La stima nazionale dei pazienti maculopatici ammonta a circa 2 milioni e nel 2020 i nuovi casi sono indicati in circa 200.000 in Italia. “Probabilmente i dati sono sottostimati ed in ogni caso sono destinati ad aumentare sia per l’invecchiamento della popolazione e sia per l’incremento della malattia diabetica” sottolineano il dott. Mazzacane Danilo e il presidente del Comitato Macula, partner dell’iniziativa e che da tempo sottolineano, con le loro associazioni, anche la discrasia di cure nelle varie regioni per i pazienti maculopatici, disuguaglianze di cura inaccettabili. L’innovazione tecnologica in tutte le sue espressioni, in campo farmaceutico, biotecnologico e digitale può essere di grande aiuto se utilizzata con buon senso e capacità di programmazione, serve però fare interventi territoriali seri ed equi a favore dei pazienti. L’intento delle organizzazioni che si riuniranno è quello di mettere in pratica le buone idee e di sollecitare le istituzioni nazionali ad investire risorse economiche per azioni pratiche in tutta Italia, volte a migliorare la qualità di vita delle persone affette da patologie oculari potenzialmente invalidanti. Ufficio stampa GOAL -Gruppo Oculisti Ambulatoriali Liberi – tel 3389282504 – email: agency@ecpartners.it “Occorre programmare la sanità nel breve e nel medio termine per fronteggiare sia l'emergenza Covid, che la cura delle patologie croniche, che rischiano di arrecare ancora più danno della disgraziata pandemia. Una programmazione a lungo termine ed un buon utilizzo dei fondi europei potranno permetterci di gestire con saggezza l'apporto delle sanità pubblica e privata, al fine di mantenere il sistema sanitario universalistico che sinora ci ha invidiato il mondo intero” dice il dott. Danilo Mazzacane, segretario generale GOAL,” Troppi sono i mancati screening oncologici, le visite sono diminuite anche nella sanità pubblica nel settore dell’oftalmologia e molti interventi chirurgici sono stati rinviati nell’ultimo anno il che avrà diverse pesanti conseguenze nella tutela della salute dei cittadini. Occorre un piano straordinario che veda il pieno coinvolgimento della sanità pubblica e privata in sinergia. Inoltre non si possono paralizzare i medici con una tutela legale mozza ovvero servono regole certe e tutelanti per chi come medico ha responsabilità di cura ma che non può e non deve essere il capro espiatorio visto che le carenze di personale, i mancati riconoscimenti professionali , i tagli di spesa hanno messo in ginocchio i nostri ospedali pubblici”. Serve un passaggio da una “responsabilità sanitaria” ad una “sanità responsabile”, e occorre tenere presente il sistema di linee guida mutuato dall’esperienza del NICE (The National Institute for Health and Care Excellence). “Serve” spiega il dott. Mazzacane,” un equilibrio tra l’autonomia clinica e l’adesione alle linee guida, si deve evitare di trasformare il medico e l’operatore sanitario in un semplice burocrate che applica acriticamente un indirizzo già codificato. È fondamentale che ci sia la capacità etica e professionale di ciascuno di applicare le linee guida tenendo conto delle peculiarità del singolo caso paziente per paziente, ed è necessario evitare che la medicina difensiva blocchi il medico nell’esercizio della sua professione a tutela del cittadino”.
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